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Ragusa | La polizia contro il maltrattamento di animali

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Ragusa | Operazione della polizia contro maltrattamento animali

RAGUSA. 5 SET. La squadra mobile ha ricevuta una notizia in merito a possibili combattimenti tra cani all’interno di un’azienda di allevamento bestiame di Ragusa sulla strada per Chiaramonte Gulfi.

Le indagini espletate hanno, però, escluso si trattasse dei combattimenti, mentre è stata avvalorata l’ipotesi delle pessime condizioni in cui vivevano gli animali.

Ieri c’è stato un intervento congiunto della squadra mobile, della squadra Volanti e delle guardie zoofile che ha permesso di porre fine ad una situazione di terribile degrado e maltrattamento di animali, in quanto tenuti in condizioni incompatibili con la vita.

Appena giunti gli agenti hanno trovato un pitbull legato ad una catena in gravissime condizioni di salute e denutrito al punto da poter vedere ad occhio nudo lo scheletro del cane.

Inoltre vi erano diversi cuccioli in pessime condizioni igieniche e privi di cibo, alcuni morenti probabilmente perché denutriti.

Il proprietario del fatiscente allevamento ha dichiarato di non maltrattare i cani e che il pitbull era legato ad una catena perché faceva spaventare le mucche.

Le dichiarazioni erano del tutto contrastanti con la realtà, considerato che il cane non riusciva neanche a stare in piedi.

Da un esame delle guardie zoofile è stato possibile appurare le condizioni incompatibili con la vita di alcuni degli animali in possesso dell’allevatore, tutti privi di microchip.

È stato inoltre richiesto l’intervento dei veterinari dell’ASP di Ragusa che dovranno accertare le condizioni di salute delle vacche e le condizioni igienico sanitarie dell’allevamento, nonché la destinazione degli animali.

Gli animali sono stati sottoposti a sequestro e affidati al canile comunale grazie all’ausilio prestato dalla Polizia Locale di Ragusa.

La Polizia di Stato ha sottratto a morte certa i cuccioli grazie alle segnalazioni dei cittadini.

“È fondamentale – precisano dalla questura di Ragusa – richiedere l’intervento della Polizia ogni qualvolta si è a conoscenza, anche senza alcuna certezza, di fatti illeciti, così da mantenere alta la collaborazione tra cittadini e Istituzione Polizia di Stato”.