Questa notte, alle 03:19:14, una potente scossa di terremoto di magnitudo 4.9 è stata registrata a 2 chilometri sull’Etna a Viagrande, in provincia di Catania.
L’epicentro, con coordinate geografiche 37.62 di latitudine e 15.1 di longitudine, ad una profondità di soli 1 km.
A rilevarlo è stata l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (http://cnt.rm.ingv.it/event/21285011).
La forte scossa è stata preceduta, nei giorni precedenti da diversi movimenti tellurici, un vero e proprio sciame sismico con scosse, circa un centinaio, che nel pomeriggio della vigilia di Natale, sono state anche di 4.0 e 4.3 e sono determinate da una nuova attività del vulcano più grande d’Europa: l’Etna.
Alla scossa di questa notte, come rileva l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ne sono seguite altre, in tutto 19, l’ultima alle 14.14 di magnitudo 3.0.
Si parla, in un bilancio che rimane ancora provvisorio, di 28 persone rimaste ferite in modo leggero, tra quelle che sono state soccorse dai militi, dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine e quelle che si sono recate spontaneamente negli ospedali.
#terremoto Nella notte forte scossa sismica nella zona di Zafferana Etnea vicino Catania. Pattuglie subito inviate per messa in sicurezza e soccorsi nei paesi colpiti con @DPCgov e @emergenzavvf pic.twitter.com/sHogF5SXus
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 26 dicembre 2018
Sono diversi i danni provocati dalla scossa con crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea.
A livello precauzionale è stato chiuso il tratto autostradale dell’A18 Catania-Messina tra Acireale e Giarre, per lesioni presenti sull’asfalto della carreggiata vicino ad Acireale.
L’aeroporto di Catania resta pienamente operativo, mentre, per cinque ore, dalle 3.20 alle 8.50, c’è stato uno stop della circolazione ferroviaria sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo.
I paesi maggiormente colpiti sono Zafferana Etnea (con la frazione di Fleri), Acireale (con la frazione di Pennisi), Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina.
A Fleri, nella frazione di Zafferana Etnea un 80enne è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo aveva sorpreso nel sonno.
Il capo del Dipartimento della protezione civile nazionale Angelo Borrelli e il prefetto di Catania Claudio Sammartino sono in volo con un elicottero nelle zone colpite dal terremoto per un sopralluogo dall’alto.
Subito dopo Borrelli sarà nella Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell’ agibilità degli edifici.
“Priorità a verifiche agibilità per far rientrare le persone in case agibili e assistere chi ha l’abitazione danneggiata dal #terremoto. Sistema di #protezionecivile pienamente attivo”. Borrelli a fine riunione a #Catania.
In partenza team per supporto.
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Il vicepremier Luigi Di Maio, annuncia su Facebook, domani sarà “nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali”.
Matteo Salvini ringrazia in un tweet “gli oltre 100 pompieri che stanno lavorando da stanotte”.
Ma la gente ha paura e non vuole rientrare nelle proprie abitazioni. Per questo motivo sono state aperti gli edifici scolastici ed alcune palestre per permettere alle persone, che vogliono restare in strada, di trovare rifugio.
L’ultimo allarme viene dato dall’INGV che paventa la possibilità concreta dell’apertura di un nuovo cratere del vulcano ad una quota più bassa forse, addirittura, nella già martoriata Valle del Bove.

